02
Ott

Cellule mesenchimali da midollo osseo: come, quando e perché

Negli ultimi anni l’importanza delle terapie cellulari con cellule staminali mesenchimali per il trattamento di differenti disturbi ortopedici è notevolmente aumentata. Si tratta di cellule non specializzate che possono differenziarsi in diversi tipi cellulari e rappresentano un approccio terapeutico promettente anche in chirurgia ortopedica.

In particolare, le cellule mesenchimali:

  • sono in grado di differenziarsi in diversi tipi di cellule con funzioni specifiche a seconda dell’ambiente in cui si trovano e degli stimoli che ricevono
  • possiedono un’azione antinfiammatoria
  • esercitano effetti immunomodulatori mediante la secrezione di specifiche citochine
  • attivano l’angiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni.

Di qui l’interesse a utilizzare questa fonte di cellule multipotenti nell’ambito della medicina rigenerativa, sviluppatasi proprio con la finalità di stimolare in modo naturale la rigenerazione di tessuti lesionati da una patologia o da un trauma.

Concentrati di tessuti ricchi di cellule mesenchimali autologhe (ossia ottenuti dal paziente stesso) possono essere ricavati dal tessuto adiposo (per saperne di più clicca qui) o dal midollo osseo.

Una procedura sicura e affidabile

Negli ultimi anni, grazie alla sua capacità rigenerativa, il concentrato di aspirato di midollo osseo (Bone Marrow Aspirate Concentrate o BMAC) si è andato affermando in ambito ortopedico come possibile alternativa nel trattamento delle patologie cartilaginee, e non solo.

La procedura di prelievo del midollo è sicura e arreca minimo disagio al paziente:

  • dopo aver anestetizzato l’area interessata, viene effettuato il prelievo di midollo osseo (il tessuto spugnoso che si trova al centro delle ossa) dalla cresta iliaca
  • l’aspirato viene filtrato, centrifugato (la manipolazione è minima) e concentrato
  • il concentrato midollare contenente cellule mesenchimali e fattori di crescita (in quantità superiore al midollo osseo stesso) viene iniettato nella sede della lesione con una siringa sterile monouso.

Studi in vitro hanno dimostrato che le piastrine presenti nel concentrato midollare rilasciano fattori di crescita che inducono la migrazione delle cellule staminali nell’area danneggiata.

Le applicazioni in Ortopedia-Traumatologia
L’applicazione delle cellule mesenchimali in medicina è relativamente nuova, ma nel campo della chirurgia ortopedica esperimenti condotti sugli animali e nell’uomo indicano che queste rappresentano un’opzione efficace per il trattamento di diverse malattie muscoloscheletriche e per la rigenerazione di alcuni tessuti accelerandone la guarigione.

Le infiltrazioni di concentrato midollare possono essere utilizzate per il trattamento di numerose condizioni:

  • lesioni cartilaginee e osteocondrali (ossia che interessano sia la cartilagine che l’osso sottostante)
  • osteoartrosi (spalla, anca, ginocchio, caviglia)
  • pseudoartrosi e ritardi di consolidamento
  • lesioni a carico di tendini e legamenti
  • rottura della cuffia dei rotatori
  • osteonecrosi e necrosi della testa del femore

Spesso utilizzato in aggiunta al normale protocollo chirurgico, il concentrato di aspirato di midollo osseo è in grado di favorire il processo di rigenerazione ossea, cartilaginea e tendinea, aumentando la concentrazione di cellule, piastrine e fattori di crescita nel sito della lesione.

Il BMAC è stato studiato anche con vari scaffold chirurgici, matrici biologiche (una sorta di impalcatura) impiantate nella sede della lesione cartilaginea per favorire la rigenerazione dei tessuti, documentando un miglioramento del dolore, della funzionalità articolare e della qualità di vita dei pazienti.