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Successo dell’artroprotesi di ginocchio e soddisfazione del paziente: due facce della stessa medaglia

Le aspettative di un paziente sottoposto all’impianto di una protesi di ginocchio sono elevate, ma oggigiorno è possibile massimizzare i risultati dell’intervento grazie alle protesi high performance e a un approccio personalizzato.

L’artroprotesi di ginocchio, ossia l’impianto di un’articolazione artificiale, è l’intervento chirurgico più efficace nei pazienti con osteoartrosi avanzata che sperimentano dolore e limitazioni funzionali tali da condizionarne pesantemente la qualità di vita.

La sostituzione del ginocchio è una delle procedure chirurgiche più comunemente eseguite in ambito ortopedico e nella maggior parte dei casi il risultato clinico è ottimo. Tuttavia, nonostante i buoni esiti rilevati attraverso la valutazione del range di movimento e della stabilità articolare, diversi studi hanno documentato un tasso non trascurabile di insoddisfazione da parte dei pazienti (circa il 20%). Come colmare questa discrepanza?

Comunicare con il paziente

La soddisfazione del paziente a cui viene impiantata una protesi di ginocchio è correlata innanzitutto all’appagamento delle proprie aspettative. In questo ambito gioca un ruolo cruciale l’attenzione del medico, in quanto una buona comunicazione tra il chirurgo e il paziente può influire sulle attese individuali e sulle modalità di gestione di tali aspettative.


Peraltro, la sostituzione del ginocchio può essere percepita come una procedura stressante sia a livello fisico che psicologico e la comunicazione medico-paziente prima dell’intervento può produrre benefici anche in termini di riduzione dell’ansia, specie nei soggetti apprensivi o con attese non troppo realistiche.

È molto importate che il medico discuta in modo chiaro ed esaustivo le procedure prechirurgiche, le fasi dell’intervento, le terapie postoperatorie, le possibili complicanze, affrontando anche i temi dei movimenti da evitare nel periodo postoperatorio e della gestione del dolore, uno degli aspetti che più influisce sulla soddisfazione del paziente.

Protesi high performance

I continui progressi tecnologici verificatisi negli ultimi anni nell’ambito dell’artroprotesi di ginocchio hanno migliorato la tecnica chirurgica, la strumentazione e la fissazione dell’impianto, ma anche il design delle protesi e i materiali utilizzati.

Per migliorare i risultati dell’intervento chirurgico e aumentare la percentuale di pazienti che raggiungono il sollievo dal dolore, molti sforzi sono stati focalizzati in particolare sullo sviluppo e le modifiche del design dell’impianto.

Grazie alla conoscenza accurata del funzionamento dell’articolazione del ginocchio, i dispositivi protesici più moderni vengono conformati per replicare più fedelmente la struttura e la funzionalità articolare, e rendere più naturale la percezione del ginocchio impiantato, rispondendo così anche alle aspettative e alle esigenze di soggetti sempre più giovani e attivi.

Personalizzare l’approccio

Un tasso di soddisfazione maggiore per il paziente può essere raggiunto grazie all’impiego di dispositivi protesici in grado di rispettare l’anatomia dell’articolazione del ginocchio, che è diversa da un individuo all’altro.

Oggigiorno è possibile creare protesi ad hoc studiate sulla base delle caratteristiche anatomiche e cinematiche del ginocchio del singolo paziente. Modelli 3D ottenuti grazie a una scansione dell’articolazione acquisita mediante tomografia computerizzata (TAC) consentono infatti di realizzare protesi uniche dal funzionamento quasi naturale, con grande soddisfazione da parte del paziente.

Inoltre, per i sempre più numerosi soggetti allergici ai metalli (cromo, cobalto, ma soprattutto nichel) sono state sviluppate protesi anallergiche “nichel free” che hanno le medesime caratteristiche di una protesi normale ma non provocano allergie.

In definitiva, evitando la standardizzazione dell’approccio e utilizzando protesi all’avanguardia, oggigiorno è possibile ottimizzare gli esiti dell’artroprotesi di ginocchio aumentando nel contempo il tasso di soddisfazione dei pazienti operati.